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Deglobalizzazione o nuova globalizzazione?

In termini semplici cos’è la globalizzazione? Il suo processo quando ha avuto effettivamente inizio? L'insieme delle relazioni tra i vari Stati del mondo ha promosso la propria ascesa dal 1840 circa, dando origine alla storia della globalizzazione in concomitanza all’introduzione sempre più massiva di nuove tecnologie legate al telegrafo, navi a vapore e ferrovie. Un’evoluzione inarrestabile con periodi storici di accelerazione e decelerazione ma sempre in trasformazione. Va certamente detto che i pro e i contro della globalizzazione hanno cambiato l’economia e le tradizioni in positivo e in negativo. Da un lato la storia testimonia una preziosa fonte di opportunità e vantaggi economici, favorendo l’apertura di ogni paese ai commerci mondiali, ma dall’altro, la diffusione accelerata e l’interscambio di stili di vita diversi, hanno portato a una significativa perdita di identità culturale con il diffondersi di modelli globali prevalenti, rischi economici sociali e l’affermarsi di multinazionali predominanti dall’intenso presidio e controllo sul commercio globale. Storicamente parlando, la globalizzazione ha subito vari colpi. Si pensi alla grande depressione del 1873 -1895 che ebbe inizio a Vienna nel 1873 dove, dopo oltre 20 anni di crescita economica, condusse molti paesi a un crollo della domanda nel settore industriale e agrario. 

Ci fu poi la grande crisi del 1929 o Crollo di Wall Street che disorientò l’intera economia mondiale. Dal 2008 la grande recessione, il fallimento di

Lehman Brothers per la crisi del subprime, a seguire guerre commerciali, populismo, protezionismo, tensioni europee sui migranti, economie asiatiche sempre più potenti e monopolizzanti fino ad approdare ad oggi dove i principali colossi economici sono stati costretti a un lockdown. Quindi cosa potrebbe succedere? Si parla di una possibile retrocessione fino al un ipotetico fermo della globalizzazione economica. Ma sarà veramente così? No, il commercio globalizzato ovviamente non può svanire. Anzi viene da chiedersi: “Come saranno ridisegnate le relazioni di forza a livello internazionale?”. Semplice, attraverso l’incremento della partecipazione agli scambi digitali. Probabilmente alcuni degli impedimenti imposti ai viaggi rimarranno ancora e proprio per questo assisteremo ad un incremento della globalizzazione digitale favorita anche dal know out di questo periodo sui sistemi di smart working, e-learning e servizi on line

Certo, da un lato potrebbe essere sempre più conveniente rifornirsi dai paesi terzi per alcuni tipi di merci e materiali, dall’altro ci saranno aziende che cercheranno di ridurre la dipendenza verso gli stessi fornitori al fine di salvaguardare la produzione. Si potrebbe assistere a un aumento dei costi, che tuttavia le imprese potrebbero attenuare con un aumento dell’automazione. Come sempre staremo ad assistere alla propensione di ciò che l’uomo è in grado di attuare in termini economici auspicando di poter ribilanciare le parti secondo una scuola di pensiero positiva e propositiva per tutti.

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